Tiengo 'na voglia 'e fà niente...
(2.12.2011)
Non so se si scriva proprio così. Mio padre, per via che mio nonno nel 1916 era incidentalmente al servizio del Duca d'Aosta alla reggia di Capodimonte, vide la luce a Napoli, ma siamo troppo piemontesi tutti d'un pezzo per saper scrivere in dialetto partenopeo. Dovrei chiederde aiuto al mio amico Raffaele di Caserta...
Ma non è questo il punto.
Avrò avuto si e no 19 anni quando incontrai Enzo Del Re. Era fuori come un balcone, era un Dio delle percussioni, che eseguiva rigorosamente con seggiole rovesciate e con la bocca e il suo pezzo forte era appunto Tiengo 'na voglia 'e fà niente. Sarà che ho buttato giù un po' di cose sui progetti per l'assistenza domiciliare, roba importante ma noiosa quanto mai. Sarà che sono ancora perplesso della risposta dell'assessore alla salute della regione. Ad un malato di Sla che dice che per vivere così, senza nessuna copertura assistenziale, meglio morire, ha risposto che lui è impotente e che dei 100 milioni stanziati dal governo non ne sa nulla.
Sarà che sono in trepida attesa che il suddetto (assessore) mi chiami, non per niente, ma così, tanto per informarlo di un paio di cosette. Fatto sta che non mi riesce più di combinare nulla di fruttuoso.
Meno male che il mio fisioterapista, un ottimo pusher di musica d'autore, mi ha rifornito di un Peter Gabriel d'annata.
Chissà se Peter Gabriel ed Enzo Del Re si sono mai incontrati. Boh.
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