Genova per noi


Ho pubblicato la testimonianza di Roberto, che a Genova, nel 2001, c'è stato, perchè mi è sempre parsa intollerabile e inquietante la violenza, soprattutto se esercitata dal potere verso cittadini inermi. So bene che a Genova una minoranza violenta c'è andata per portare lo scontro e provocare la repressione. Ma, in quei giorni, l'apparato dello stato ha operato per impedire qualunque forma di dissenso,, aggredendo cittadini pacifici, costruendo false prove per reprimere e squalificare un movimento democratico.
Quando lo stato diventa un pericolo per l'incolumità e la sicurezza degli stessi cittadini che dovrebbe difendere, la democrazia è sospesa, come è stato affermato giustamente dalle sentenze giudiziarie.
Personalmente, ho sempre accolto con disagio e fastidio le campagne volte a trasformare il povero Carlo Giuliani in un martire ed un eroe. Non c'è nulla di eroico nel dare l'assalto ad una camionetta con un estintore.
Roberto, invece, e altre migliaia di persone come lui, è un ex-ragazzo pacifico che crede nella democrazia, è un caro amico, oltre che un serio professionista. Ogni volta che parla di quella giornata gli si inumidiscono gli occhi. Quel giorno è stato all'inferno. Ed ha avuto paura di non poter ritornare.

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