I Vanna Marchi delle staminali

Speculazioni e truffe anche su facebook

Se ne sono occupati in tanti, ultimi in ordine di tempo "Le iene" su Italia1 e Panorama.
Ho deciso di riprodurre qui sotto estratti dall'inchiesta riguardante la BEIKE EUROPE, sede a Lugano e viaggi delle illusioni in Cina e Thailandia, e la XCELL, sede a Colonia.
Questo perchè molti malati, non solo di SLA, in tutta Italia sono già stati vittime di raggiri e hanno rischiato di compromettere ulteriormente il loro stato di salute sottoponendosi a iniezioni (nel migliore dei casi) di staminali non controllate al di fuori di qualunque protocollo validato, senza alcun monitoraggio successivo al viaggio. Queste "ditte commerciali"vantano percentuali di successo miracolose senza esibire uno straccio di prova E VENDONO LE LORO ILLUSIONI A PREZZI OSCILLANTI TRA I 10 E I 40.000 EURO

A tutt'oggi su qualunque sito web si occupi di SLA o sperimentazioni a base di staminali è impossibile non imbattersi in link pubblicitari che veicolano su Beike e XCell e su Facebook sono numerose le pagine "sotto copertura" che fungono da esca per i pesci, giocando sul facile argomento che la ricerca sulle staminali non è libera, questo sarebbe responsabilità diretta delle multinazionali del farmaco e chiunque, Beike e XCell comprese, proponga terapie con staminali fa un'opera meritoria che non può che dare fastidio e viene perciò perseguitato. Col che , oltre a denaro facile, raccolgono anche solidarietà a buon mercato.
IN REALTA' E' PROPRIO L'ASSENZA DI UNA RICERCA SERIA, CONTROLLATA E PUBBLICAMENTE FINANZIATA CHE ALIMENTA QUESTE IGNOBILI SPECULAZIONI AL COSTO DI 20-40.000 EURO A VIAGGIO.

METTO SULL'AVVISO TUTTI I MALATI DALL'ABBOCCARE E ADERIRE A QUESTE PAGINE, APERTE DI VOLTA IN VOLTA O DIRETTAMENTE DAI RESPONSABILI DELLE "DITTE" IN QUESTIONE, OPPURE DALLE STESSE PERSONE SOTTO PROFILI FALSI (NESSUNA FOTO PERSONALE E NESSUNA INFORMAZIONE CHE NE RIVELI LA VERA IDENTITA').
ATTENTI DUNQUE ALLE PAGINE CHE PUBBLICIZZANO TERAPIE CON STAMINALI E ALLE RICHIESTE DI "AMICIZIA" NON VERIFICABILI. IN FATTO DI CINISMO FANNO IMPALLIDIRE VANNA MARCHI.

STAMINALI: COSI' ABBIAMO SMASCHERATO I LADRI DI SPERANZA
(da Panorama del 21.1.2010)

Ci hanno promesso che si sarebbero presi cura di nostro cugino Andrea, malato di distrofia muscolare e condannato alla sedia a rotelle. Che zio Claudio, 72enne affetto da Alzheimer, avrebbe ricominciato a spegnere il gas e a chiudere la porta di casa. Sarebbe bastato portarli in Ucraina, Svizzera, Thailandia o Cina e sottoporli a qualche iniezione di cellule staminali. Prelevate da cordoni ombelicali, midollo osseo di adulti, feti umani o persino da montoni e agnelli. E staccando assegni che oscillano da 7.500 a 36 mila euro.
Per fortuna Andrea, Ilenia e zio Claudio non esistono. Esistono, invece, le “cliniche della speranza” che con l’aiuto delle staminali promettono di sconfiggere dall’epilessia alla calvizie, dal Parkinson allo stress, dalla sclerosi multipla all’impotenza sessuale.


XCELL- GERMANIA Il sito italiano di questa clinica (privata) con sedi a Colonia e a Düsseldorf parla di scientificità e serietà. “Dal 2007″ si legge sulla home page “più di 1.600 pazienti affetti dalle patologie più diverse si sono sottoposti alla nostra sicura terapia”. Peccato che dei risultati non ci sia traccia su alcuna rivista scientifica. Fra le malattie curate compaiono anche quelle neurodegenerative. Ci basta recuperare i dati fasulli di zio Claudio, 72 anni, farlo ammalare di Parkinson e compilare un modulo online per ricevere via email una risposta in meno di 24 ore. La dottoressa Dominique Hossner nel suo italiano maccheronico spiega che la struttura tedesca adotta “standard clinici e di laboratorio regolamentati dalla legge tedesca in materia di interventi medici”. Poi ci invita a ricontattarla per una visita gratuita, dopo si deciderà il resto del percorso. Questa volta non richiameremo: abbiamo già capito di essere entrati in un tunnel di superficialità e approssimazione. Perché basta un’altra rapida ricerca su internet per scoprire che il testo della email è identico a quello spedito negli ultimi due anni a decine di altri potenziali pazienti.
“Manca qualsiasi prova sull’efficacia di questo tipo di trapianto e purtroppo per effettuare questi trattamenti non serve alcuna autorizzazione” spiega Reinhard Prior, docente di neurologia all’Università di Düsseldorf ed esperto mondiale di patologie neurodegenerative. In effetti i dettagli della cura per zio Claudio forniti dalla dottoressa Hossner lasciano più di un dubbio: “Si prelevano le staminali dal midollo osseo del paziente”. Una volta trapiantate, “sono in grado di trasformarsi e rigenerare il tessuto danneggiato”. Sembra miracoloso, ma non lo è. “Le malattie come Alzheimer e Parkinson attaccano il sistema nervoso” ribatte Angelo Vescovi, professore di biologia cellulare all’Università di Milano-Bicocca. “Sostenere che staminali impiantate nel midollo osseo possano arrivare nella sede lesionata e ripararla mi pare fantascienza“.


BEIKE- SVIZZERA A Lugano una palazzina di uffici a pochi passi dal casinò ospita la sede europea della Beike, colosso cinese della ricerca medica che dal 2006 offre anche ai pazienti europei terapie a base di cellule staminali presso le sue cliniche di Shenzen in Cina e Bangkok in Thailandia. Così, per vederci più chiaro, abbiamo aggiunto all’elenco l’Alzheimer di zio Claudio e la distrofia muscolare del cugino Andrea. A contattarci sono il vicepresidente della Beike Europe Andrea Mazzoleni, testimonial della società, e Gianni Demarin, responsabile della comunicazione. I due lavorano insieme da tre anni. Demarin ha un passato da dj e rappresentante di abbigliamento. Mazzoleni, 56 anni, ha in curriculum iniziative imprenditoriali, una candidatura alla Camera nel 2006 per la circoscrizione Esteri con il Partito italiani nel mondo e un incidente giudiziario: alla fine del 2007 la clinica Gulliver di Lugano, di cui era direttore amministrativo, è stata accusata dalla magistratura elvetica di truffa ai danni delle casse malati per trattamenti in day hospital dai rimborsi gonfiati. Per Mazzoleni, rimasto in carcere 25 giorni, l’inchiesta penale si è conclusa con “non luogo a procedere”. Ma gli è stata revocata la licenza da infermiere e la Gulliver è stata chiusa. Fissiamo un appuntamento con lui per approfondire le cure per nostro zio.
Il vicepresidente chiarisce subito: “Noi mettiamo solo in contatto i clienti con la struttura. Analisi, screening e operazioni dipendono dai cinesi. E non sapete quanto siano diventati pignoli“. In effetti la Beike sostiene di bocciare il 60 per cento dei candidati alle sue cure. Ma evidentemente zio Claudio rientra fra coloro che possono migliorare: se fosse così, si tratterebbe di un caso unico nella storia medica, visto che i decorsi, per un Alzheimer che galoppa da quattro anni, sono giudicati irreversibili dalla comunità scientifica. “I miracoli non li fanno nemmeno le cellule staminali, altrimenti avremmo già preso 24 premi Nobel” ridacchia Mazzoleni “Quelle che usiamo noi comunque sono assolutamente sicure. Con le nostre cure per settimane le persone sono riuscite a fare una vita normale”. Difficile crederci, se si sentono gli esperti: “Le terapie proposte dalla Beike si basano sull’iniezione di cellule estratte dal sangue dei cordoni ombelicali” spiega Giulio Cossu, professore di istologia alla Statale di Milano e membro del comitato clinico della International society for the stemcell research, che ha elaborato le linee guida della sperimentazione sulle staminali in Europa. “Ma le cellule cordonali non sono in grado di riprodurre neuroni e non possono avere effetti su pazienti afflitti da Parkinson o Alzheimer” (...)

per il reportage completo fai copia e incolla e vai al link:
http://www.lucacoscioni.it/rassegnastampa/staminali-cos-abbiamo-smascherato-i-ladri-di-speranza

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