In partenza per Roma

Diario dal Presidio dei malati di Sla

(domenica 14)
Sto per partire. Lo faccio con un misto di inquietudine ed entusiasmo.
Sono inquieto, perchè l'impresa che ci siamo prefissi è di quelle da far tremare le vene ai polsi e di fronte a noi abbiamo il muro di gomma rigido, verticale e altissimo delle burocrazie ministeriali e l'indifferenza della cattiva politica. E noi siamo terribilmente fragili. Anzi, fisicamente siamo debilitati come peggio non potremmo.
Sono carico di entusiasmo, perché sento tra di noi la determinazione serena di chi sa di essere nel giusto e so che abbiamo lavorato bene.
Martedì li riincontrerò, questi miei "compagni di viaggio", compagni di strada di cui nulla sapevo fino a solo un anno fa.
E mi sentirò a casa.

(1. continua)
.

5 commenti:

  1. ..l'unione fa la forza.

    Forza Alberto, ancora una battaglia!

    La vittoria più grande arriva sempre dopo una sconfitta..l'ha appena detto Alex Zanardi!

    ...che arrivi!? Ti abbraccio

    RispondiElimina
  2. Ciao Disertore,
    ci si vede a Roma.

    Raffaele

    RispondiElimina
  3. Bellissima l'idea del diario, Alberto. Vi auguro buon viaggio, arrivederci a presto

    RispondiElimina
  4. Scusa non mi sono firmata, Paola Ecoretti

    RispondiElimina
  5. Ciao Alberto, ti abbraccerò a Roma e sarà davvero come essere tutti insieme a casa.

    Anna

    RispondiElimina