La trattativa


Roma, martedì 16 novembre ore 15.00
Dopo 5 ore trascorse in piazza, di cui le prime due sotto la pioggia, saliamo in tre nelle stanze del plumbeo Ministero dell'Economia: Salvatore Usala, Mauro Pichezzi ed io. Si intavola la ttrattativa, che procede spedita. Il Ministero si dice disponibile, ovviamente purchè il Governo non metta la fiducia, a presentare un emendamento alla Finanziaria. Loro dicono che non possono sbilanciarsi sulla cifra, noi ribadiamo che servono 100 milioni e che non accetteremo elemosine. Loro dicono che non possono promettere di più, noi pretendiamo un impegno nero su bianco, in caso contrario domattina saremo di nuovo qua sotto con le lettighe. Prendono tempo, si consultano, poi ci dicono che prenderanno un impegno pubblico.
Come ho scritto sul Forum dei malati:
Si tratta di una svolta. Per la prima volta abbiamo avviato una mobilitazione PERMANENTE, di cui il presidio sotto il ministero è solo un momento. Il presidio permanente si sostanzia nella battaglia che stiamo conducendo. Per la prima volta abbiamo aperto una possibilità concreta, e questo è solo l’inizio. Per la prima volta due malati si sono esposti con nome e cognome senza bandiere o sigle, alle generiche promesse abbiamo contrapposto la richiesta di un IMPEGNO SCRITTO. Per la prima volta anziché un obiettivo altisonante e irraggiungibile, nel corso della trattativa ci siano concentrati su un PRIMO OBIETTIVO MOLTO CONCRETO E IMMEDIATAMENTE VERIFICABILE.
Non hanno scritto 100 milioni? L’abbiamo detto noi e lo ripetiamo pubblicamente: non si accettano elemosine. Dopo l’impegno pubblico se pensano di elargire carità si sputtanano. Se mettono la fiducia sulla finanziaria e cade il governo, ripresenteremo la richiesta, pari pari, a quello successivo. Dopo quattro anni di parole questa volta si fa sul serio.

(4. continua)
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1 commento:

  1. Son capitato per caso nel tuo sito, mi è molto piaciuta la definizione del disertore e della quale ne condivido pienamente anche se sono stao obiettore di coscienza nel lontano 1972.
    Spero che il tuo viaggio in Nepal realizzi il miracolo ma se no non disperare una soluzione si troverà perchè non ci si può fermare così....mi raccomando non mollare, ciao Aldo

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